sabato 10 febbraio 2018

Antifascismo. La marcia di Macerata e le altre.

Ci voleva, oggi, una manifestazione nazionale a Roma, perchè la rinascita del fascismo, in varie forme, è un fenomeno evidente in tutta Europa e certo in Italia
A Roma, NON a Macerata, invece, che non è la Reggio Calabria di Ciccio Franco. 
Prima invece la si è indetta poi la si è disdetta, creando ovviamente volontà più radicalizzate. La manifestazione che si è svolta "comunque" ha avuto a questo punto caratteri più estremi, polemici ed isolabili. Non ho condiviso la decisione di partecipare e sono convinto di averlo fatto a ragion veduta, non mi pare tuttavia che la si debba archiviare con esagerate e indistinte stroncature pena il rischio di ambiguità nella valutazione di tutta la questione.
Vanno invece fermamente condannate le frasi sulle foibe, estremamente minoritarie ma inevitabilmente capaci di costituire, oltre che una aberrazione, scherzosa o meno volesse essere, un problema politico per tutti i manifestanti e non solo per loro. A questo punto acquistano un valore ed una importanza ancora maggiori le manifestazioni "locali", come quella di Bologna. La partecipazione raccolta non va dispersa ma riconvocata, chiamata a divenire movimento, civile e democratico. Le occasioni non mancheranno ma devono essere frutto di un percorso autonomo di crescita e radicamento non di prevedibili ulteriori necessità di risposta.