mercoledì 3 luglio 2024

ENRICO BERLINGUER, LA CAPACITA' DI COMUNICARE


ENRICO BERLINGUER, LA CAPACITA' DI COMUNICARE
Mercoledì 3 luglio alle ore 18 al Civico museo archeologico di Bologna , in via dell'Archiginnasio 2, Katia Zanotti e Davide Ferrari parleranno della "Comunicazione" di Enrico Berlinguer, del suo rapporto pubblico e diretto con larga parte del popolo italiano, in dialogo con Lorenzo Capitani, in occasione della visione del docufilm "Quel giorno là". Presentazione di Iori Dumas (Fondazione tricolore).

MOSTRA -I LUOGHI E LE PAROLE DI ENRICO BERLINGUER-, Fondazione 2000, Centro Renato Zangheri



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martedì 11 giugno 2024

AZZARDATE ANALISI ELETTORALI NOTTURNE, MIE.

 AZZARDATE ANALISI ELETTORALI NOTTURNE, MIE Avremo modo di ragionare meglio di fronte a dati più certi, tuttavia quello che via via sembra prendere forma non smentisce le prime risultanze maggiori. Mi sta molto a cuore valorizzare il risultato del PD in Italia ma dobbiamo essere consapevoli del contesto, come è stato detto. Si vuole ribadire la "tenuta" della cosiddetta maggioranza Ursula ma non possiamo nasconderci che al suo interno la sinistra democratica e riformatrice non è riuscita a imporre una propria visione nè sui conflitti drammaticamente aperti nè sul versante sociale e oggi sconta un arretramento molto significativo. I partiti socialisti e democratici dovranno sostenere ora una maggioranza che sembra obbligata ed ancora più inevitabilmente condizionata dai risultati del voto orientato a destra. Ma il vero dato è la profonda crisi di Francia e Germania, la guida della Ue. Macron e Sholz crollano e con loro crolla tutta la difficile architettura di un occidentalismo europeista e democratico. Da considerare anche, come esempio, il dato davvero pessimo dei verdi tedeschi che sono stati in qualche modo l'avanguardia di questa visione. Se si pensa che in queste condizioni L'Europa dovrà affrontare la guerra in corso e forse con un drammatico cambio nella presidenza americana c'è davvero da dare un giudizio tutt'altro che soddisfatto del voto. Non c'è ORA una alternativa alla linea della sinistra e del liberalismo europeo che esce sconfitta. Ma una strada deve essere trovata. In primo luogo cercando interlocutori mirati e non generici. interlocutori che nella "sinistra mediterranea" esistono, a cominciare dalla Spagna e dal Psoe che ha svolto recentemente una politica coraggiosa e più chiara. Il voto al PD è molto importante e positivo proprio perchè reclama iniziativa, internazionale, di pace, fuori dall'ibdeterminatezza che a lungo ci ha attanagliato. Pochi mesi fa nella tempesta di Bari il PD di Schlein veniva dato per travolto. La segretaria ha retto la barca, l'accordo sui capilista ha avuto una funzione rasserenante ma soprattutto gli elementi francamente di sinistra con cui il PD si è proposto hanno frenato il degrado e garantito una ripresa elettorale. Fuori di noi e vicino a noi Conte arretra, forse pensiamo sia una sconfitta meritata ma non è di per se affatto un bene, Santoro non riesce a entrare nel quadro politico, AVS invece raccoglie un voto soprattutto giovanile considerevole perchè appare oltre il PD ma al PD alleata contro la destra. Il centro esiste ancora elettoralmente ma, diviso per gravi errori, ambiguità verso il governo Meloni e personalismi, subisce una grave sconfitta, in qualche modo, nel piccolo, parallela a quella di Macron. Un centro diverso, moderato ma in linea con un programma di rinnovamento del paese è tutto da fare, da inventare. Costruire una coalizione è un compito ineludibile ma difficilissimo. Il PD deve riprenderlo con vedute larghe e generosità ma non con il solo politicismo. Non ci sono le condizioni per riproporre a breve alleanze organiche, bisogna agire su scopi e temi, anche dal basso, riprendendo la nostra idea dei comitati per l'alternativa e..... ecc ecc

sabato 8 giugno 2024

LA REALTA’ DELLA GUERRA – 79 Le false scoperte sul Covid.

 LA REALTA’ DELLA GUERRA – 79

Le false scoperte sul Covid, il linciaggio di Fauci, il totale abbandono della prevenzione antipandemica, oggi e nel futuro.
Ecco i frutti della “nuova guerra fredda”.
In questi giorni, dai grandi media d’oltreoceano, subito ripresi con il copia-incolla da tutti quelli di casa nostra, rimbalzano notizie, la cui rilevante gravità può sfuggire. La prima è che una “ricercatrice del MIT e di Harvard”, così viene definita, Alina Chan avrebbe fornito le prove della fabbricazione in laboratorio del virus che ha originato la pandemia. Si tratta di una non-notizia. La dottoressa Chan, che non è un’”accademica”, ma una borsista delle università sopra citate, ha già più volte, negli anni scorsi, lanciato le sue teorie circa l’origine del virus dal laboratorio cinese. Si tratta, ma oggi non è considerato un titolo di merito, della struttura di Wuhan finanziata internazionalmente grazie alla intelligente e provvida azione di Anthony Fauci.
Più volte Chan è stata smentita da numerosissime testimonianze di autentici punti di riferimento nella ricerca di tutto il mondo. D’altra parte quanto è poi successo, la continua mutazione del virus, porta in direzione del tutto contraria a quella di una supposta ingegneria biologica umana. Le tesi di Chan, considerate infondate dalla comunità scientifica e diffuse soprattutto da media populisti a larga diffusione sono ora riprese dal NYT e, a scendere, dai principali giornali del nostro mondo. Non pare ci siano prove nuove, si tratta di un capitolo, fra i tanti, della martellante campagna contro la Cina che è presente negli Stati Uniti a livelli che noi possiamo, per ora, difficilmente immaginare. Ma non ci si ferma qui.
Vengono contestualmente resi noti “risultati” della udienza di Anthony Fauci di fronte a una ostile Commissione del congresso.
Sarebbe emersa l’acqua calda, anzi bollente. Il prof. Fauci, ricordiamo che si tratta di una nobilissima figura di scienziato e medico di livello mondiale, sarebbe stato costretto – si scrive proprio così- ad ammettere che tutte le misure di prevenzione nacquero da improvvisazione, se non peggio. In Italia conosciamo bene i No vax, in America hanno conosciuto molto bene anche i No maxsk. Quello che pare davvero più grave è che nessuno pone un argine al revisionismo anti-scientifico.
Cosa è cambiato dai giorni delle smentite a Chan e ai suoi similari “compagni di complottismo”? Non è difficile capirlo, la Cina è sempre più il nemico numero uno e bisogna colpirla senza ambasce, su tutti i terreni. Questo il punto di partenza, la Grundnorm della nuova guerra fredda che avanza vertiginosamente.
E’ immediato vedere i rischi di escalation nelle drammatiche crisi belliche in Ucraina e a Gaza. Non è affatto immediato comprendere la primaria importanza e le conseguenze delle teorie e delle politiche che partono dall’assunto che la Cina è il motore di un assalto mondiale all’occidente. Le conseguenze sono già in atto. Gita Gopinath, la giovane ma autorevolissima dirigente del Fondo monetario internazionale, ha lanciato più volte l’allarme su cosa significa la rottura del mercato mondiale, e la così detta de-globalizzazione, per le economie e i concreti livelli di vita dei popoli di tutto il mondo. Per quanto riguarda il disastro ambientale, la sua stessa mitigazione è impossibile senza una piena collaborazione internazionale. Ma la vicenda che abbiamo richiamato fa comprendere altri rischi, gravissimi. La pandemia del Covid non è stata la prima e non sarà l’ultima, sarebbero necessarie politiche di ricerca, prevenzione, organizzazione del contrasto di enorme dimensione, mondiali. Si fa esattamente il contrario. Nella piccola Italia prosegue il dileggio dell’On. Speranza e le iniziative di commissioni prêt-à-porter.
Sulla scala del mondo si lavora per distruggere ogni consapevolezza circa la realtà del Covid e la sua storia, anche attraverso la distruzione dell’onore di un insigne dirigente della politica sanitaria.
La “visione da guerra fredda”, non è la motrice della difesa dei diritti umani, ma un potente fattore di destabilizzazione e arretramento per il mondo intero. L’egemonia dell’occidente non si recupera nella destrutturazione, ma nella definizione di un nuovo quadro dei poteri che possa rivolgersi al benessere degli uomini e donne del globo intero. Non meno, non altro è in gioco.

lunedì 20 maggio 2024

La scomparsa di Franco Frabboni.

 https://www.bolognatoday.it/attualita/morte-Franco-Frabboni-Lepore.html



Il ricordo di Davide Ferrari

"Con Franco Frabboni scompare uno dei maggiori pedagogisti in Europa.  E' stato un protagonista della grande stagione inaugurata dopo le lotte del '68 e dei primi  anni '70,  una stagione di altissima pedagogia alla ricerca dell'inclusione e della eguaglianza delle opportunità" - così Davide   Ferrari condirettore di Riforma della scuola, la rivista che Franco Frabboni ha tenacemente combattuto per tenere viva dopo lo scioglimento del PCI.
- "Frabboni è stato l' originale studioso della dimensione educativa non solo nella scuola ma nel mondo circostante, della vita sociale, del lavoro, dei media.
Dall'esperienza, che aveva compiuto, sul campo, come maestro, Frabboni ha saputo elaborare una visione moderna dell' istruzione è dei saperi.
Voglio ricordare di Franco la straordinaria coerenza e continuità, sia nella vita universitaria e della ricerca, sia nell'impegno militante per una scuola del progresso, della liberazione dell'intelligenza".

sabato 18 maggio 2024

La realtà della guerra 78 Non si può accusare l'Europa di afonia senza curare la causa del suo mal di gola.

 La realtà della guerra 78

Non si può accusare l'Europa di afonia senza curare la causa del suo mal di gola.
"La Spagna riconoscerà lo Stato di Palestina": è l’annuncio del presidente spagnolo Pedro Sanchez.
E' una notizia importante. La visione dell'America di Biden e Blinken, pur sinceramente impegnata per ridurre gli eccidi di Gaza, è stata, per ora, quella di fermare ogni passo concreto verso la determinazione dei due stati in Palestina. E ciò mentre dichiara ripetutamente che proprio quello deve essere l'obiettivo. La contraddizione viene sciolta sul piano di una supposta concretezza: senza l'accordo di Israele le Stato di Palestina non solo non può nascere ma non deve nascere. Purtroppo è fin tropo evidente che il teorema è rovesciabile: senza una forte pressione a favore della nascita sostanziale e riconosciuta dello Stato di Palestina, Israele non muterà mai il suo rifiuto. Urgente per la sinistra italiana uscire dai mezzi toni, c'è vita in Europa, Sanchez lo dimostra. La rotta deve andare in quella direzione. Naturalmente nel ribadimento di un impegno fermo per l'esistenza garantita internazionalmente dello Stato di Israele. Non sarà per nulla facile. Senza mai deciderlo limpidamente e con un'ampia discussione di natura specifica, la posizione del PD e dei governi a sua partecipazione si è da tempo rivolta ad una collocazione tendenziale a metà strada fra Parigi e Berlino da una parte e Washington dall'altra e quindi in ultima ratio più vicino agli assi fondamentali dell'America governata dal Partito Democratico. Ma così facendo e proseguendo è impossibile ogni affermazione, nell'Occidente, dell'autonomia europea. Non si può accusare l'Europa di afonia senza curare la causa del suo mal di gola.

giovedì 18 aprile 2024

FA DISCUTERE, UN POCO,, LA LETTURA DI D'ANNUNZIO DI VASCO ROSSI,

FA DISCUTERE, UN POCO,, LA LETTURA DI D'ANNUNZIO DI VASCO ROSSI, PREMIATO AL VITTORIALE

Non conosco bene i criteri del premio del Vittoriale tuttavia recitare D'Annunzio non è certo un delitto. Personalmente in più sedi ho avuto modo di leggerlo pubblicamente e discuterne poetica e biografia. L'importante è esserne consapevoli, sapere bene cosa si sta leggendo. Non si può capire la poesia del novecento, l'intera storia della poesia italiana del '900, senza passare dal profondo cambiamento che Pascoli e D'Annunzio, con il loro soggettivismo, le impressero, dopo Carducci, forse l'ultimo poeta eminentemente narrativo e "pubblico". Detto questo il giudizio sull'importanza di D'Annunzio non deve coprirne limiti e responsabilità e soprattutto non deve coprirne il nazionalismo sfrenato e il sovversivismo pseudo-eroico offerti ad una generazione di borghesi per permettere loro di credersi superiori e perpetuare posticciamente le testimonianze di coraggio di chi tra i loro padri aveva vissuto il Risorgimento.