sabato 7 dicembre 2013

Io voto e voto Cuperlo

Libere e vaste elezioni sono state scelte come metodo per eleggere il nuovo Segretario del PD.
Volutamente, in molti, hanno confuso le acque.
Queste elezioni sono rivolte a tutti i cittadini elettori del PD, non al mondo intero, da Briatore ai giovani di Forza Italia, ai compagni dirigenti di Sel.
Queste elezioni non nomineranno il candidato premier ma una guida, un riferimento per il Partito Democratico.
E' quindi molto importante che gli elettori del PD partecipino.
Io vado a votare e sono certo che saranno comunque molti a farlo.
Il PD è l'unica forza politica di popolo in un panorama devastato da scandali e da personalismi, dove continuamente nascono partiti per difendere o lasciare un leader, una unica persona, dove i più populisti decidono fra pochi intimi liste e segreterie, come hanno fatto Grillo, ieri, e la Lega oggi.

Non avviene per destino e per storia, avviene e soprattutto continuerà ad avvenire solo se il PD sceglierà di continuare ad esistere come grande partito popolare.

SENZA UN GRANDE PARTITO DI POPOLO LA REPUBBLICA E' IN PERICOLO.

E' una delle dichiarazioni più forti che ci ha rivolto Gianni Cuperlo.
La condivido, oggi, nell'Europa dei grandi poteri, delle nuove spaventose miserie, dei populismi violenti, della rinascita perfino elettorale della barbare dei fascisti.

BISOGNA VINCERE, MA PER VINCERE E ANCOR PIU' PER GOVERNARE NON BASTA UN UOMO DELLA PROVVIDENZA, CI VUOLE E CI VORRA' UN MOVIMENTO FORTE E PRESENTE, OGNI GIORNO IN DIALOGO CON TUTTI I CITTADINI.

Abbiamo di fronte tre candidati. Non hanno corso alla pari. Una enorme mobilitazione mediatica ha sostenuto la candidatura di Matteo Renzi. E' un suo merito, non il frutto di un complotto.
Tuttavia mi sono chiesto il perché di questo schierarsi, continuo, invadente.
Non è normale che avvenga a sostegno di un leader della Sinistra e nemmeno del centrosinistra.
Pochi anni fa l'allora direttore del Corriere Paolo Mieli venne aspramente attaccato per aver scritto un editoriale a favore di Romano Prodi e in questi mesi, invece, sono corsi a fiumi, a valanga, scritti e video a sostegno del nostro Matteo Renzi.
E' presto per trarre conclusioni sui motivi di quanto sta accadendo ma, certamente, in molti, moltissimi sperano che Renzi chiuda la partita NON con il passato della Sinistra, ma con la Sinistra, i suoi valori e soprattutto la sua autonomia.

Per questo, specularmente, via via che la sua personalità, di assoluto valore, emergeva il "nemico" è diventato Gianni Cuperlo. 

Più di Giuseppe Civati, certamente, innovativo, battagliero su tanti temi, ma più sfumato sul ruolo di una Sinistra di Governo e quindi ritenuto, evidentemente meno "pericoloso" , lontano dal "nocciolo" della questione.

Cuperlo: una persona seria e profonda, che si è fatta avanti, con precise proposte, per affermare una Sinistra moderna e vera, per la difesa e la promozione dei ceti sociali più colpiti dalla crisi, dai giovani senza lavoro o costretti al precariato e allo sfruttamento, agli esodati, ai pensionati. Sono quei ceti sociali che una propaganda meschina, purtroppo incoraggiata da pessime dichiarazioni di collaboratori e grandi sostenitori di Renzi, dall'On. Gutgeld al finanziere Serra, vuole dividere, mettere gli uni contro gli altri.

In Italia, per la galassia dei grandi potenti, e per la loro informazione si può dire tutto, o quasi, ma guai a parlare di lavoro e di unità dei lavoratori e dei pensionati.
Questa la grande colpa di Gianni Cuperlo.

Allora comprendiamo il perché di una ripetuta e ridicola accusa di continuismo a lui rivolta, l'accusa di essere il prestanome di vecchi dirigenti, un paradosso quando il 90% della classe dirigente del PD si ritrovava nelle liste del Sindaco di Firenze.
Allora comprendiamo come si sia cercato di imputare a Cuperlo più o meno tutto, dalle difficoltà del Governo al caso Cancellieri.
Gianni non si è perso d'animo e sull'attualità ha indicato una via di verità, senza retorica. Sostenere letta, ma cambiando profondamente il programma e l'azione del Governo, come oggi è possibile e doveroso dopo la fuoriuscita di Forza Italia, la via della responsabilità e non delle dichiarazioni roboanti e dei rapidi ritorni indietro. La recente sentenza della Corte Costituzionale ha mostrato la necessità di agire con intelligenza e rapidità per le riforme smettendo di agitare proposte irrealizzabili e di dubbia qualità come quella del "Sindaco d'Italia".

Si può dire che Cuperlo, in questi mesi abbia già agito da Segretario di tutto il partito e non da candidato a caccia di voti. 

Voto e vi invito a votare gianni Cuperlo perché lo diventi veramente, da Lunedì 9.
Sarà una risposta, la più forte che possiamo dare ai tanti problemi da affrontare e risolvere che ci troveremo di fronte, giorno dopo giorno in un passaggio decisivo per l'Italia e la democrazia.

Voto e vi invito a votare Gianni Cuperlo perché prevalga, o comunque si rafforzi un PD rinnovato, soggetto libero dalle ipoteche dei poteri e dei pochi, protagonista della Sinistra europea riformatrice e capace di buon Governo.

Un caro saluto a tutti e buon voto!
                                 Davide Ferrari