Nota personale. L'aumento del coinvolgimento militare dell'Italia nella guerra contro la Libia di Gheddafi richiede una chiarezza, su chi si va a fare vincere, su tempi e limiti e scopi dell'azione, sulla direzione delle operazioni, che oggi è assente. La confusione del governo è figlia dell'ambigua politica estera di Berlusconi, tesa all'amicizia verso tutti i sistemi degradati e dittatoriali a noi contermini. Ma l'assenza di strategia pesa su tutti i paesi trascinati in una guerra che già si profila come una pericolosa avventura in un quadro mediterraneo in profondo mutamento e del quale ancora nessuno possiede una analisi.
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