Seduti in un circolo vuoto,
“sono tre, dai andiamo”
e le pietre della fontana.
“Hai visto le pietre?
Sono il colore che ho visto
in montagna, sono
figure del Messico
atzeco “-“O almeno..”
“Chissà quale inutile
pensiero le ha messe
lì” in una piazza rotonda
che nessuno incontra
per caso. Noi siamo
a fare del bene, senza
troppo avvicinare.
Vi derivano, gli oggetti
del bene, e guardano
le pietre, attraverso
il vetro verde della birra,
e ridono. Litigano
per ogni escremento
per ogni soldo perduto
Sono, e niente altro,
ogni gesto e parola
è senza importanza,
il valore, la forza
di merce non è più
nelle mani, “E sono persone”
dici, come si invita a
ballare, come si fanno
cose leggere. E loro
muoiono, senza movimento
scivolando, rotolando
come una plastica abbandonata.
Per ricordare la morte di Ranbir.