Una consulta non si nega a nessuno.
Siete produttori di carciofi? Organizzate una confraternita di sbandieratori? In qualche organismo collettivo vi prenderanno. Se siete gay invece tutto va in forse. Nemmeno se siete genitori di gay avete troppe speranze. Le associazioni bolognesi AGEDO e “Famiglie Arcobaleno” hanno chiesto di far parte della consulta sui problemi familiari, presso il Comune. Non sappiamo se la loro richiesta sarà accettata. A molti non va giù. Questione di coscienza, si dice. Certamente non sono argomenti sui quali si possa richiamare la disciplina di partito. Però, proprio per questo, bisogna parlar chiaro. Pensiamo al grande lavoro svolto dalla comunità gay per prevenire la diffusione dell’AIDS, mentre lo Stato produceva gli indimenticabili spot con i contagiati fosforescenti. Pensiamo al grave problema dei ragazzi gay suicidi e a quanto sia importante diffondere la presenza di genitori disponibili. Negare visibilità a queste associazioni, non soltanto è una discriminazione bella e buona, ma è un danno per la comunità intera. Abbiamo bisogno di tutti. Abbiamo bisogno di un pò d’amore e di carità. E di parlare un pò più forte, ci sono troppe voci cui replicare.
"Il contrario"
Rubrica di Davide Ferrari
L'Unità Emilia-Romagna
22 Ottobre 2011