Chi di noi non ha mai invocato, almeno una volta, la fine del mondo? Si devono pagare le tasse, la fidanzata non sopporta più il nostro russare e ci sveglia, il più giovane collega ancora una volta ci ha surclassato in ufficio, ebbene: “muoia Sansone con tutti i Filistei”, siano seppellite le nostre sconfitte nel generale ruinare dell' universo. Quasi tutti, immediatamente dopo esserci augurati morte e distruzione, ingoiamo tachipirina al primo starnuto. Soffrire, anche solo per un raffreddore, ci è insopportabile. Altri no. Altri insistono. Per loro la fine del mondo è un'augurio costante, sperano sopravvenga come le vecchine napoletane attendono tre numeri buoni al lotto. Fra questi il novantenne pastore Harold Camping. Il cognome alluderebbe a sollazzi turistici, invece, nella sua vita operosa, ques'uomo pio ha annunciato sempre l'arrivo della catastrofe suprema. Così, quest'anno, per lui, tutto doveva terminare il 21 Maggio. La radio dove sermoneggia, ha addirittura affisso manifesti e fatto girare automobili serigrafate con la pubblicità del lieto evento. Poi il 22 Maggio ha annunciato che manca qualcosa. E' stato avviato, sì, il giudizio universale ma diamo tempo al tempo. Giudicarci tutti, da Adamo a Brunetta, con quello che abbiamo combinato: non si fa in un Amen.“Non son fiaschi che si abboffano” direbbe Totò. Passate primavera ed estate, Harold, rifatti i conti, ha lanciato l'ultimo avviso. Saremo travolti il 21 Ottobre. Mancano due giorni, se si vuole partecipare bisogna affrettarsi. E' una sorta di “bagarino” del diluvio. Lo vende all'ultimo minuto. Così vale di più. Il bello è che il Reverendo trova anche chi è disposto a fare manifestazioni per sbugiardarlo. Proprio così: qualcuno va in giro con cartelloni che negato la veridicità del suo astruso calcolare. Avrebbero la pasta sul fuoco, i nipotini da accompagnare a scuola ma ugualmente sfilano, nell'incredibile California, per avvertirci che non è vero niente. Diciamo la verità, noi eravamo da soli giunti a negare sia il 21 Maggio che il 21 Ottobre. Lo sanno tutti che scadremo nel 2012, come dicono i Maya e quello di Voyager che gioca a Sudoku con i marziani sulle pietre dei nuraghe. Noi siamo italiani, certi estremismi yankee non ci appassionano. Per noi ad ogni peccato c'è rimedio, vuoi che il prete che ci assolve non abbia fatto di peggio?
Mala Lingua
rubrica di Davide Ferrari
"Sardegna Quotidiano"