Gli antichi dicevano che, delle persone scomparse, si deve dire solo bene o nulla. Faremo un’eccezione. Dispiace, certo, la malattia e la morte di Steve Jobs. Tuttavia l’esaltazione postuma della sua filosofia irrita. Si è iniziato con il rammentarci un vasto armamentario di citazioni che tutti, soprattutto se giovani, dai commercianti agli imbianchini dovrebbero seguire. Un guazzabuglio liberista che pare uscito da una conferenza per motivare i venditori di un “porta-a-porta”. Nota la frase centrale di un suo discorso agli studenti. “Siate folli, siate affamati” se volete avere successo. Ho sempre avuto una fame insistente, fin dalla lontana infanzia. Forse per mancanza di altri talenti, l’obesità è presto sopraggiunta, il successo si fa attendere ancora.
Si prosegue, ora, con la fioritura delle leggende sul suo comportamento. Dovrebbero segnalare una strapotente genialità. . Leggiamo di una “stranezza”, che-dicono- avrebbe incuriosito gli americani.
Il fondatore della Apple girava con un’ auto senza targa. La sua Mercedes SL 55 AMG, capace di passare da 0 a 100 Km/h in 4 secondi e mezzo, non indossava questo segnale, obbligatorio per tutti gli altri mortali.
Come mai? Lo aveva esentato un Governatore californiano compiacente, dopo la raccomandazione di Scilipoti? Aveva procurato a qualche Senatore l’agendina di Marrazzo?
No. Era un trucco alla James Dean per farsi fermare volutamente dalla polizia? Ah il masochismo dei “poeti” maledetti! Nemmeno.
Ora sappiamo. Un uomo dell'azienda di Cupertino ha parlato. La legge californiana permette alle auto nuove di viaggiare senza targa per sei mesi.
Jobs aveva fatto un leasing, cambiava la vettura con una identica ogni semestre. Tutto qui. Volere è potere. Perché fare una idiozia simile? Presto detto. Per ragioni di privacy. Poco importa se così tutti sapevano che dietro i vetri nerofumo c’era lui.
Forse la cosa è ancora più semplice. Non sapeva decidersi. Quale nickname scrivere sul metallo: “asinello dell’altipiano” o “casetta del marinaio”?. Gli americani fanno così. Chissà quante possibilità gli saranno venute in mente. Troppa fantasia hanno i poveri geni. Finiscono per soffrire di queste piccole cose.
Genio? Forse gli aneddoti scemi valgono meno della lucentezza degli Iphone, però mi sono convinto che a Briscola l’avrei battuto facilmente.
Mala Lingua
rubrica di Davide Ferrari
"Sardegna quotidiano" 13 XII 2011