mercoledì 26 giugno 2002

"Aprile" a Bologna.

Ieri la presentazione ufficiale con esponenti della minoranza Ds e dei movimenti. Critiche alla Quercia sul no al documento pro Cgil «Aprile, ponte tra sinistra e società» L’obiettivo dell’associazione: dar voce e occasioni di confronto a chi non sopporta Berlusconi e Guazzaloca

Parte subito in quarta, Aprile, l’associazione nata dalla mozione Berlinguer e aperta alla società civile, in testa movimenti e girotondi. A battezzarla, sotto le due torri, arriverà Sergio Cofferati, il prossimo 5 luglio (Aula absidale di Santa Lucia, ore 20.30). E proprio il tema dei diritti del lavoro è stato al centro dell’incontro di ieri con la stampa, in cui non sono mancate critiche al segretario dei Ds Piero Fassino. «Il mancato sostegno alla Cgil da parte della maggioranza dei Ds è stato un infortunio - ha detto Luigi Mariucci, uno dei 140 promotori di Aprile -. Mi sembra strano pensare che la Cgil sia minoranza nei Ds quando è maggioranza tra i lavoratori». «La spaccatura di lunedì ha rafforzato il nemico» gli ha fatto eco Paolo Serra, portavoce dell’associazione. Aprile, dunque, nasce ben ancorata alle lotte sociali consacrate dalla grande manifestazione del 23 marzo e dai girotondi. E si pone un obiettivo «ambizioso», come ha spiegato Serra: «Costruire un ponte tra i partiti della sinistra, in primo luogo i Ds, e la società. Per mettere in azione un circolo virtuoso che dia voce e occasioni di incontro a chi non sopporta Berlusconi e Guazzaloca e vuole che il centrosinistra torni a essere maggioranza». «Aprile sarà un’associazione politica e culturale tra diversi - ha spiegato Serra-. Perché diverse sono le provenienze culturali dei promotori e dei cittadini a cui si rivolge». «Pensiamo che i partiti non siano eliminabili - ha chiarito il portavoce -. Ma abbiamo l’obiettivo di renderli più interessanti e accattivanti, anche per chi non ha nessuna tessera». E infatti dei 140 promotori (61 donne e 79 uomini) 62 non hanno tessere di partito. Mentre spiccano alcuni dei nomi più importanti della Sveglia e dei girotondi bolognesi: da Vittorio Boarini a Luisa Brunori, Laura Grassi, Eugenio Riccomini, Antonio Faeti. Senza dimenticare lo stato maggiore della Cgil locale: dal segretario regionale Danilo Barbi a quello cittadino Cesare Melloni, al leader regionale della Fiom Gian Guido Naldi. E poi l’ex sindaco di Bologna Guido Fanti, il capogruppo in Comune dei Ds Davide Ferrari e i parlamentari Walter Vitali, Sergio Sabattini, Alfiero Grandi, Giovanna Grignaffini, Katia Zanotti e Daria Bonfietti. E ancora: il portavoce dei comitati antismog Otello Ciavatti e il presidente Arcigay Sergio Lo Giudice. I temi su cui l’associazione intende lavorare sono quelli caldi di questo primo anno di governo Berlusconi: diritti, legalità e difesa della Costituzione, scuola, welfare, guerra e politiche della città. Per far questo saranno costruiti dei gruppi tematici, oltre a una sede cittadina e ad altre sedi decentrate nei quartieri (a partire dal Savena) e nei comuni della provincia (una sede è già attiva a Budrio, altre arriveranno a San Lazzaro, San Giovanni in Persiceto e Crespellano). Il motivo è semplice: «Non vogliano fare un club di intellettuali di Manhattan - ha spiegato Serra -. Per questo puntiamo a essere presenti su tutto il territorio». Si parte quindi dai diritti del lavoro, dalla preoccupazione per le frasi del ministro Maroni sulla Cgil che segnalano «un imbarbarimento del clima politico che ricorda gli anni di piombo», come ha spiegato Luigi Mariucci. Ma un ruolo centrale sarà dedicato anche al tema dell’immigrazione e al rapporto col volontariato e i movimenti no global. Senza dimenticare il progetto «Bologna 2004» che sfocerà in autunno nella convenzione cittadina del centrosinistra che dovrà indicare le linee di programma per le prossime amministrative. «Faremo di tutto perché i nostri gruppi di lavoro siano in rapporto con quelli del progetto 2004 - ha detto Davide Ferrari-. Da settembre ci sarà un’accelerazione politica e al centrosinistra non mancherà l’apporto delle professionalità e delle intelligenze che aderiscono ad Aprile».

di Andrea Carugati
26 giugno 2002
Unità pubblicato nell'edizione di Bologna