martedì 7 novembre 2017

Elezioni siciliane.

 (5-6 Novembre)
Leggeremo, quando finalmente l'eterno spoglio terminerà, il risultato in Sicilia. Mi permetto un suggerimento: è opportuno cercare di conoscere e confrontare con il recente passato I voti veri , assoluti. Quello che si potrà vedere probabilmente è che, oggi, in Sicilia, i voti degli ottimisti sociali "avanti tutta così", colonna della coalizione Micari, come in campo nazionale della più forte espressione proveniente dal PD, sono circa il 15, cioè il 7-8/00 della popolazione vera, e che quelli "tutta a sinistra perchè siamo nella sciagura", nerbo dei votanti Fava, e simili alla identità più visibile delle sinistre radicali, circa la metà. Queste due visioni, dunque, sono minoritarie e non tail da poter affrontare la destra e i grillini. Certo, unite andrebbero meglio, almeno moralmente, ma quanto meglio? Senza un altro progetto, un'altra identità, il centrosinistra non si ricostruisce. Se non si ricostruisce è il disastro. Vediamo un po' se e come se ne discuterà.

II (/ novembre)
Si comincia a discutere. Qualcuno cita, a motivo dell'esito elettorale siciliano, le cause specifiche, la modesta base di partenza...non sono questioni ininfluenti ma pare davvero evidente che praticamente ovunque, e non solo nell'Europa che già da sola è tanto più grande della Sicilia, accadono eventi simili e si individuano tendenze paragonabili. Allora si può dire, per questa grandezza del problema non per altro, che non è del solo Renzi la causa. Il punto però è diverso: Renzi doveva essere la risoluzione di questo problema generale e d'epoca. Sappiamo che non lo è. Allora viene in evidenza un punto successivo. Superato Renzi come "ideologia", come tutto, nel merito e nel metodo, può rimanere produttivamente Renzi come figura della politica, come dirigente e protagonista, fra altri e con altri dirigenti e protagonisti? Prima di correre a negare questa possibilità per motivi che a tutti possono venire in mente è opportuno pensare che l'alternativa a quanto ci chiediamo e suggeriamo sarebbe soltanto una lotta dilaniante sulle ultime spoglie a elezioni quasi indette, senza alcun esito positivo. Una maieutica del tracollo. Ci pensino i suoi critici, Ci pensi il segretario Renzi chiamato, a noi pare, a rinunce e a rinnovate iniziative oppure, e noi con lui, al niente.