sabato 31 luglio 2004

La scomparsa di Laura Betti.

Bo, 31 Luglio 2004
 
Nota stampa.
 
LA SCOMPARSA DI LAURA BETTI
Profondo cordoglio espresso da Davide Ferrari
 
Davide Ferrari, direttore della "Casa dei pensieri" , ha espresso il proprio profondo cordoglio per la scomparsa dell'attrice, regista e cantante Laura Betti.
Trasmettiamo la dichiarazione del consigliere.
 
"Sono stato amico di Laura per quindici anni.
Ma il suo nome era già noto alla mia generazione da molto prima.
La sua stessa giovinezza irrequieta era un mito per Bologna, la sua avventura a Roma, una persino con Marlon Brando, le sue canzoni, la "dolce vita" e poi, per sempre, il legame unico con Pier Paolo Pasolini.
L'immagine di Laura giovane era sempre quella che Fellini immortalò nelle ultime scene del suo grande film. Pasolini ne aveva usato il corpo e l'anima, trasformandolo mille volte.
E fu la Coppa Volpi, il successo internazionale e dopo il crimine orrendo della sua uccisione la vita interamente dedicata alla memoria ed alla divulgazione di lui e del suo pensiero.
Quando, con Gianni Scalia, nel '95, noi della "Casa dei pensieri" riprendemmo a parlare ed a far parlare della giovinezza di Pier Paolo Pasolini a Bologna, la Betti comprese subito l'importanza di indagare sulle radici culturali ed educative che la nostra città aveva lasciato in lui.
Il suo legame con la città divenne sempre più forte fino alla ultima volontà di trasferire alla Cineteca il fondo Pasolini, grazie alla intelligente diosponibilità di Bertolucci e Farinelli.
Il suo carattere proverbialmente impossibile mi aveva portato a tante liti e fughe, ma la sua capacità di commuoversi, di raccontare, la sua generosità interiore erano sempre le cose più importanti.
Perdiamo una grande artista, che ha attraversato tante arti diverse, una donna "terribile" e meravigliosa.

Davide Ferrari

giovedì 1 luglio 2004

2 Agosto 1980. Dov'ero.

Ricordo bene. Ero in bicicletta, avevo poco più di vent'anni seppi della bomba in un bar telefondando a casa per un'informazione.La prima preoccupazione fu per il fidanzato di mia sorella, ferroviere. Saputo che nulla gli era accaduto, attraverso un giro di telefonate, nei paesi della Valle dell'Idice, giunsi, senza cambiarmi alla sede del mio partito il PdUP, e , come segretario di quella piccola forza politica cominciai la trafila delle telefonate e degli incontri con gli altri partiti.
Tutto il giorno con le scarpe coi tacchetti, da ciclista appunto.
Ricordo che, sembra incredibile, riuscii ad andare in Stazione solo il giorno dopo, la sera. Ricordo la luce dei fari, che mi parve fredda ed incolore. Ricordo le tante persone senza parole. Ricordo una città antifascista che vorrei ritrovare. Ricordo..


Davide Ferrari, consigliere comunale.
Scritto nel Luglio del 2004
Da "2 agosto 1980. Dov'eri", a cura di Massimiliano Boschi e Cinzia Venturoli, libro edito Da Pendragon, per l' Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna 2 Agosto 1980, e per il Centro di documentazione sullo stragismo.