martedì 28 giugno 2016

Shoah e genocidi.


La guerra sterminista contro gli Herero in Namibia, le marce della morte per tutti gli armeni nella nuova nazione turca....le citazioni dei "genocidi" tendono a crescere di numero. In realtà l'elenco sarebbe pressoché infinito. Non c'è capitolo della vicenda umana senza conquista e distruzione, ogni volta a motivo razza e destino, superiorità ed inferiorità, religiosa o civile. Tuttavia, anche se filiato in tanti aspetti, generali e particolari, dai suoi precedenti, il genocidio degli ebrei perseguito dal nazismo, con la collaborazione dei suoi alleati, in primo luogo dell'Italia di Mussolini, continua ad apparirmi qualcosa di più e di diverso. Non fu una pulizia etnica di un territorio, di un impero, di una repubblica, fu il tentativo di una eliminazione universale di una razza misticamente colpevole di esistere in fronte al destino dei puri, fu la caccia, ogni giorno e in ogni luogo, di ogni ebreo per cancellarlo. Fu l'azione di un mostro statuale nato nel cuore della nazione più socialmente ricca, più profondamente colta, più scientificamente avanzata del mondo di quel '900. No, non fu la stessa cosa. Non comprenderlo fa sfuggire intero il giudizio sul nazismo, sul più grande episodio di reazione, sul più importante meccanismo teso a fermare la storia, a mutare i caratteri, infine, dell'evoluzione umana.
28 06 2016

lunedì 20 giugno 2016

Il grave risultato elettorale.

Il risultato elettorale, su scala nazionale, è molto grave. Talmente grave che non so se il PD sarebbe in grado, il PD di oggi, di guardarlo in faccia fino in fondo senza sfasciarsi, se la presa d'atto non si produce in un contesto, almeno di metodo, che indichi una possibilità di ripresa . La convinzione dell'area che ha seguito sempre più da vicino il segretario è stata talmente alta da non ammettere cambiamenti, alternative. Oggi che la realtà si incarica di evidenziare i limiti insuperabili della politica seguita dal 2013 ad oggi cosa succederebbe se davvero si aprisse, non un giro di dichiarazioni più o meno congrue, ma una vera e propria iniziativa delegittimante? Per questo non mi convince la richiesta a Renzi di scindere i suoi ruoli rinunciando a quello di segretario. Una richiesta di per sé giusta ma che innescherebbe, se avanzata seriamente, un processo di azioni e reazioni tale da rendere più concreta una prospettiva di scissione e di reciproca debacle. Detto questo, cosa fare? Cosa esigere? Davvero non riesco a sviluppare una linea da qui a Ottobre e poi al Congresso e poi...Mi pare però essenziale compiere un tentativo di modificare la legge elettorale. Mi pare essenziale, nessuno ne parla, esigere la ripresa di un dialogo con il mondo del lavoro dipendente, con le Confederazioni sindacali . La CGIL ha avanzato una proposta di nuovo statuto dei lavoratori. Una risposta è urgente e necessaria. Sono, questi, due punti di essenziale valore democratico tali da mutare il contesto della semplificazione istituzionale attuata con la riforma che va a referendum. Provare. Sarà sempre meglio di una rissa cieca e sorda sulle responsabilità, di fronte a una Italia impaurita e senza punti di riferimento, pronta a seguire qualsiasi pifferaio.

Il progresso d'Italia
20 Giugno 2016

martedì 14 giugno 2016

Sanders e Corbyn: storie parallele?

Sanders e Corbyn: storie parallele? 
Presentazione dei libri: "Quando è troppo è troppo" e "La rivoluzione gentile".

Martedì 14 Giugno, alle ore 17.
Libreria Ubik, via Irnerio 27, Bologna


Le improvvise e imprevedibili parabole politiche di Bernie Sanders e Jeremy  Corbyn, rispettivamente sfidante di Hillary Clinton alle primarie USA e nuovo leader del Labour Party britannico, sembrano avere, a prima vista, numerosi punti di conttato. Quanto queste due vicende ci raccontano di una trasformazione politica in atto a livello mondiale, legata alla crescita delle disuguaglianze e al cambiamento dei sistemi politici, e quanto sono invece legate alle specificità delle società e dei contesti politici dove sono nate?

Martedì 14 giugno alle ore 17, presso la Libreria Ubik, in via Irnerio a Bologna, presentazione di due libri, editi da Castelvecchi, che raccolgono discorsi dei due leader:

- Bernie SANDERS, Quando è troppo è troppo, a cura di Rosa Fioravante
- Jeremy CORBYN, La rivoluzione gentile, a cura di Domenico Cerabona Ferrari

Ne discutono:

- Tiziano BONAZZI, professore emerito di Storia e Istituzioni delle Americhe presso l'Università di Bologna;
- Davide FERRARI, direttore di Casa dei Pensieri Bologna;
- Caterina GIUSBERTI, giornalista di Repubblica;

Coordina:

- Giacomo BOTTOS, direttore della rivista Pandora

Saranno presenti i due curatori.