lunedì 18 giugno 2018

MENTRE LE NAVI...


Forse è vero che l'opposizione all'autoritarismo ed alla xenofobia del Ministro Salvini non è o non è ancora maggioranza nel paese. E' però un movimento vasto che va alimentato con onestà e larghezza di vedute senza politicismi ristretti, opposizionismi tutti di schieramento. No, sono in gioco diritti umani fondamentali e trasformazioni profonde del mondo. Alcune questioni emerse vanno allora affrontate. Una è la seguente: Salvini ed il salvinismo sono stati preparati da gestioni chiuse e violenti precedenti? 
C'è una differenza profonda fra il tentativo di bloccare le partenze e teorizzare e praticare che dei naufraghi raccolti per salvataggio vadano fatti trasferire altrove e non attraccare nel porto italiano più vicino per propaganda politica. Non si possono accettare gli accordi con i libici perchè non ci sono garanzie minime circa il rispetto dei diritti umani, e nemmeno quelli con la Turchia per bloccare i profughi siriani. Non so quale possa essere l'alternativa, VOGLIO CHE SI TROVI. 
Ho detto questo anche quando al Governo c'era Minniti. Qui c'è però anche una differenza che voglio rendere chiara con molti di coloro che hanno scritto, con passione e indignazione sincere di questo argomento cruciale. L'arrivo dall'Africa di questi ultimi due anni non è un fenomeno correlato a guerre e dittature. Non perché esse manchino ma perché non è vero che sono il motivo principale di espatrio per la stragrande maggioranza dei migranti. Migranti, appunto. Ma allora, oltre a dovere sottostare, questo flusso, alle regole con le quali, faticosamente, ma in collaborazione con i paesi di partenza e la Comunità internazionale si è cercato di regolare ogni altro flusso, come ogni fenomeno migratorio deve essere analizzato e contenuto in rapporto all'economia ed alla VITA SOCIALE del paese ospitante. Il rigetto dell'immigrazione che è andato crescendo a livello popolare e il razzismo, che è anch'esso in esplicito aumento, hanno avuto campo libero per espandersi geometricamente, fino a determinare in larga parte il medesimo esito elettorale, e non solo in Italia, perché quest'ultima vicenda migratoria è apparsa particolarmente fuori controllo, perché sembrava impossibile vederne un limite ed una fine. 
Certo è vero che è menzogna promettere la fine delle migrazioni, in qualsiasi parte del mondo ed anche in Italia, ma non può essere volontà di nessuna forza di governo ed anzi di nessuna comunità civile proporsi di non intervenire in alcun modo per regolare il fenomeno, in ognuna delle sue parti e vicende. Il punto sta, anche, qui.
Nota di Davide Ferrari, Il progresso d'Italia, 18 Giugno 2018

venerdì 1 giugno 2018