giovedì 12 giugno 2003

Referendum art.18: "Servono, comunque, numerosi Si'".

Impegno nuovo
Rivista diretta da
Davide Ferrari e Gregorio Scalise.
Online
www.impegnonuovobologna.blogspot.com

Bologna, 12 Giugno 2003



"Servono, comunque, numerosi Si'".
Impegno nuovo dichiara il suo Sì al Referendum per
l'estensione dell'articolo 18.
Iniziativa in rete della Rivista.

Questo messaggio della redazione di "Impegno nuovo"
rappresenta insieme una presa di posizione ed una
iniziativa editoriale.
Giungerà ad oltre 38.000 indirizzi mail di tutta
Italia.
Le città più interessate saranno Bologna, Milano e
Roma.
E' uno degli invii più rilevanti per dimensione mai
effettuati dalla comunicazione politica in Italia.
Particolarmente significativo il fatto che la nostra
rivista si avvale unicamente di personale volontario e
non utilizza indirizzari acquistati da agenzie.
Risponderemo a tutte le lettere che ci giungeranno in
risposta, pubblicamete, sul nostro sito blog.
Un cordiale saluto

per la redazione,
Antonio Accattato
webmaster

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DICHIARAZIONE COLLETTIVA DELLA REDAZIONE DI IMPEGNO
NUOVO

Domenica 15 e Lunedì 16 giugno si vota per il
Referendum indetto per estendere l'articolo 18 ai
lavoratori ed alle lavoratrici delle imprese con meno
di 16 dipendenti.
Abbiamo attraversato, come redazione di una rivista
nata per sostenere il rapporto fra la Sinistra
politica ed i movimenti, il travaglio di un dibattito
che ha diviso, tra le ragioni del Sì e le perplessità
o la contrarietà.

Pur avendo diverse visioni su questo Referendum ed il
suo percorso, voteremo, e voteremo Sì, per contribuire
a tenere aperta la strada per le riforme e per i
diritti.

Oggi la necessità del Sì è cresciuta, dopo la scelta
di Berlusconi per il non voto e la contestuale forte
offensiva del Governo con i provvedimenti che
destrutturano il mercato del lavoro.

Il risultato di avere numerosi Sì appare a noi
necessario anche per chi non ha condiviso il
Referendum ma è impegnato per le riforme.
E questo risultato non è certo perseguibile
restringendo l'area del Sì alle posizioni estreme o
all' espressione spontanea dei lavoratori coinvolti.
Occorrono anche i Sì di tanti fra coloro che hanno
partecipato alle grandi manifestazioni per la difesa
dell'Art.18.

Questi Sì sono necessari proprio per rendere possibile
la riproposizione di un fronte più vasto e articolato.

"Il paese ha bisogno- come richiama il manifesto della
CGIL che fortemente condividiamo - che si arrivi in
tempi rapidi alla riforma degli ammortizzatori
sociali, all’estensione dei diritti all'universo delle
collaborazioni coordinate e continuative e ai
lavoratori dell’impresa minore, a una riforma del
processo del lavoro. Tanto più oggi che la crisi rende
sempre più incerto il futuro di milioni di persone".

Sappiamo quanto complessa sia la rappresentanza di un
mondo del lavoro differenziato come l'attuale,
sappiamo che non è fornendo una visione semplificata
dei problemi che si può tenere nella "difesa" e
affermare il cambiamento, l'estensione dei diritti.
Ma, come siamo convinti che milioni di giovani
lavoratori, comunque senza tutele, abbiano sentito la
battaglia per la difesa dello Statuto dei lavoratori
importante per la loro vita, anche se formalmente non
ne era interessata la loro condizione lavorativa, così
siamo convinti che si sia espressa, anche in questi
giorni di confronto troppo sotterraneo sul Referendum,
una analoga volontà di partecipazione.
Raccoglierla è la cosa più importante.
Importante proprio per superare i rischi, reali, di
divisione.
La vittoria del Sì è dunque importante e, secondo noi,
"servono, comunque, numerosi Si'".

Per questi motivi andremo a votare.
Per questi motivi voteremo Sì.

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Gregorio Scalise, Davide Ferrari, Rosanna Facchini,
Filippo Bartolini,Franco Giuliani, Gabriella Maini,
Carla Della Porta, Fulvio Ramponi, Etienne Salvadore,
Luca Campigli, Marika De Alessandri, Antonio Accattato.