sabato 25 settembre 2010

A cosa serve l'Unità

Se si guarda alle stelle, se si pensa all’infinito, come insegnava l’altissima mente di Leopardi, anche questo giornale a cosa serve? Tutto passa, tutto è vanità. Ma Leopardi stesso non si fermava qui. Ha insegnato l’intrinseca bellezza e necessità, per noi uomini, delle relazioni con gli altri uomini.

Abbiamo qualche valore solo se ci diamo reciproca dignità: con il parlare, l’ascoltare, con il pensare e il raccontare. Essere dei cittadini, questo è. L’Unità è sempre servita a formare dei cittadini, a non accontentarsi della "gente".

Scrivere dei lavoratori a partire dalla realtà e dalle idee del lavoro, oggi, quando gli altri ne ridono.

Scrivere di città, come quelle dell’Emilia Romagna, che possono ripartire solo se non smarriscono l’orgoglio di voler essere qualche cosa di più, quando quasi tutti scommettono sulla furbizia cieca e rabbiosa. L’Unità è solo questo, niente di più.

Mi basta, in questo Settembre, ancora caldo, mentre rilancio un pallone a dei ragazzi che giocano.

E’ per loro che vorrei una volontà così forte da scommettere ancora. Il nostro giornale, qui, oggi e domani.


IL CONTRARIO
rubrica di Davide Ferrari
L'Unità Emilia-Romagna, Sabato 25 settembre

domenica 5 settembre 2010

Casadeipensieri. La ventesima edizione

Vent’anni fa nasceva alla Festa dell'Unità la prima grande rassegna internazionale promossa dall’Associazione “La casa dei pensieri”, che già dal 1987 promuoveva eventi e presentazioni di libri.
Le edizioni si sono susseguite per due decenni, fino a quella che è in questi giorni in pieno svolgimento.
La formula si è via via aggiornata, ma il “cuore” della proposta resta il medesimo: l’intuizione che attorno alle novità editoriali possano essere promossi eventi che vedano insieme la parola, l’immagine, la musica. Il contenuto ha seguito diversi filoni di ricerca, non rinunciando ad un tratto peculiare di continuità e di approfondimento: il rapporto fra letteratura e vita sociale e civile, il rifiuto della chiusura provincialistica e l’apertura alle letterature d’Europa e del mondo. Quest’anno il programma, che contiene anche un contributo, una nota originale, di Roberto Roversi, si intitola: “Cultura, L’eredità del presente”. Eredità culturale del presente vuol dire volontà di analizzare, con gli strumenti della memoria e con gli occhi aperti le contraddizioni nelle quali viviamo.

Una novità importante: il programma si svolgerà, in parallelo al ricco cartellone del Parco Nord, in alcune fra le principali librerie del centro storico il segno di un legame indissolubile fra la Festa e la città.

Gli eventi dei prossimi giorni sono numerosi ed importanti, grazie alla partecipazione, fra altre, di personalità quali Rolando Dondarini (Melbookstore via rizzoli 18, 8 Sett.Ore 18,30),Giulio Giorello (alla Feltrinelli delle Due Torri il 9 Sett. Ore 18,30), Loriano Machiavelli (Parco Nord, 9 Sett.Ore 20,30), il grande filosofo spagnolo Eugenio Trias (Libreria Feltrinelli piazza Galvani 1h,10 Sett. Ore 18,30), Lorenzo Pavolini e Matteo Nucci (Parco Nord 11 Sett.Ore 20,30), lo scrittore irlandese Hugo Hamilton(Parco Nord, 12 Sett. Ore 18), il poeta americano Paul Vangelisti con Nanni Balestrini (Parco Nord 12 Sett.Ore 20,30), la filosofa ungherese Agnes Heller (Feltrinelli di Piazza Galvani 1h, 13 Sett. Ore 18,30), la grande scrittrice Edith Bruck (Parco Nord, 13 Sett.Ore 20,30),Grazia Verasani (Melbookstore via Rizoli 18,14 Sett. ore 18,30), Gregorio Scalise (Libreria delle Moline 16 Sett.h 18,30), Gian Enrico Rusconi (Libreria Coop Ambasciatori 20 Sett. Ore 18,30), e infine lo storico dell'arte Daniele Benati su Caravaggio (20 Sett.).
Casadeipensieri partecipa alla Festa Nazionale della scuola con più occasioni di riflessione ed incontro, con Franco Cambi, Luigi Guerra, Enzo Morgagni, Franco Frabboni (tutti insieme l'8 Sett.alle ore 20,30 al Parco Nord), Dario Missaglia (Libreria delle Moline, 12 Sett.Ore 18,30). E, il 10 Settembre, al Parco Nord, alle ore 20,30, il confronto fra molte, straordinarie riviste e portali web sull’educazione e la scuola (fra le quali www.riformadellascuola.it), nell’anno, fra tanti altri anniversari, dedicato al ricordo di Gianni Rodari.

www.casadeipensieri.eu

La Bologna che vogliamo
rubrica di Davide Ferrari
su 2La Tribuna2 e "Free Press"

sabato 4 settembre 2010

Il carciofo ed i ricci

Poco sole questi pomeriggi, ma alla granita, alla Festa, non rinunciamo, io e l’Attilio. ”La gente viene, dicevano che era tutto un fuggi”ci dico. “Noi siamo simpatici-mi dice-non diamo fastidio a nessuno”. E’ vero, grandi litigi niente, al massimo il Guazzaloca che continua a chiedere un “governo dei migliori” senza curarsi del fatto che difficilmente potrebbe farne parte.”Ed oggi la CGIL parla di programmi, e che programmmi, dalla scienza ai servizi, dall’industria ai trasporti”. Sette punti precisi mirati, non tutto nuovo, ma tutto urgente e messo in fila.”Hai visto? Il Sindacato le dice tutte insieme”. E’ per non fare la politica del carciofo, che lo sfogliano pian piano e alla fine non resta niente.”Il candidato è proprio come il carciofo, se lo tieni troppo in mano diventa amaro”. “Sì ma riusciranno i candidati-che devono piacere un po’ a tutti- a parlare di cose così concrete?”. “Come no? Anselmi ha tanti occhiali che legge anche le cose scritte più in piccolo, nei programmi. Campagnoli è bello rotondo, che si vede che è un tipo a posto, ma gli occhi svelti, che capisce al volo”. “E Cevenini?” ”Quello lì, c’ha tanti ricci in testa che è come il velcro. Acchiappa le buone idee e non le fa più scappare”.

"Il contrario"
rubrica di Davide Ferrari
l'Unità Emilia-Romagna
4 Settembre 2010