sabato 1 novembre 2003

Cantieri a prova di disabile

> La Bologna che vogliamo

> Cantieri a prova di disabile, e rispetto per tutti.

> In Consiglio comunale abbiamo recentemente promosso
> una importante audizione con cittadine e cittadini
> non
> vedenti.
> I risultati sono stati purtroppo sconfortanti. I non
> vedenti lamentano giustamente che la loro mobilità e
> autosufficienza sono gravemente limitate
> dall'esplodere di un traffico senza regole e senza
> rispetto per nessuno.
> Hanno descritto con parole vivaci, che fanno
> riflettere, come l'inquinamento sonoro impedisca
> loro
> l'attraversamento stradale in sicurezza, laddove -
> come quasi dappertutto - non vi sono segnalazioni
> acustiche ai semafori.
> Ci hanno ricordato quanto sia importante per loro,
> potere ritrovare gli odori dei diversi negozi per
> orientarsi, e invece la "puzza" dei gas di scarico
> annulla tutto, oltre a toglierci la salute.
> Sono stati messi in evidenza i tanti comportamenti
> scorretti che nessuno sanziona, come l'occupazione
> dei
> marciapiedi con le auto, o con oggetti ostruenti, e
> ancora il "malvezzo" di fare gimkane con i motorini
> e le biciclette sotto i portici.
> La qualita' di vita di tutti i 'diversamente
> abili' a Bologna, per quanto riguarda la mobilità,
> e'peggiorata.
> E' venuta in chiaro una verità di fondo: bisogna
> rendersi conto che rispondere alle esigenze di chi
> non vede o di chi ha altre difficoltà particolari non è
> soltanto un dovere di solidarietà, vuole dire
> intervenire perchè la citta' sia migliore per tutti.
> Per questo motivo ho proposto che fin dalla prossima
> seduta della commissione mobilità del Comune
> tutti i consiglieri, senza distinzione di
> parte, promuovano un indirizzo alla Giunta perchè vi
> sia una vera e propria svolta.
> Tutti i lavori di manutenzione urbana debbono essere
> fatti eseguire consultandosi con le associazioni del
> mondo dell'handicap.
> Bisogna far sì che ogni cantiere per il rifacimento
> di strade e marciapiedi realizzi opere che rispettino
> uno standard adeguato al soddisfacimento delle esigenze
> delle persone con 'diversa abilita'.
> Nello stesso tempo bisogna finalmente costruire
> percorsi guidati 'sicuri' e eliminare la foresta di
> pali e cartelli che ostruisce i marciapiedi.
> Soprattutto è opportuno, anzi necessario, tornare a
> far rispettare le regole ed a educare ad un
> comportamento corretto tutti, in particolare chi è
> alla guida di un mezzo.
> C'è chi ha voluto far credere che Bologna fosse un
> "territorio libero", dove alle auto tutto potesse
> essere permesso.
> Ma l'ingorgo non è libertà. Non è libertà
> l'inquinamento, così come non lo è l'insicurezza.
> Non lo sono per i piu' deboli, che hanno visto
> deprimere vita e vivibilita'. Ma ugualmente non lo
> sono per chi, come noi, può credere di essere più
> forte o più fortunato.