mercoledì 14 aprile 2004

Il Comune di Guazzaloca, 400.000 multe? (Stenografico)

Consigliere FERRARI - Ci sono state alcune osservazioni su vari punti, fatte da Consiglieri di opposizione, che io non riprendo, ma molto puntuali; ricordo per esempio quella del consigliere Mazzanti e anche del consigliere Merighi. Ho citato in Commissione, insieme a cose minori, il punto 13 di questa delibera, quello che riguarda il settore Polizia municipale; perché negli allegati che sono stati dati in Commissione compariva una lettera a mio avviso importante, del dottor Lucci, la quale testimoniava che sono previste circa 400.000 contestazioni verbali, da notificare a casa, per l’anno 2004.
Se non mi sbaglio, qui ci sono, anche in Consiglio per la verità, ma vedo anche che ci ascoltano, ci sono degli operatori della Polizia municipale che certo conoscono meglio di me questa materia, ma se non sbaglio le notifiche a casa sono per tante cose anche le soste. E infatti la lettera del dottor Lucci le citava espressamente. Ma sono in particolare, quelle a crescere, visto che il numero dei vigili non cresce, su quest’anno, sono quelle dovute ai vigili elettronici. Tant’è vero che il dottor Lucci dice: bisogna considerarne tante anche perché, oltre a RITA, andrà in funzione il varco su via Indipendenza.
Colleghi, 400.000 multe! Tanto che dobbiamo spendere due miliardi e quattrocento milioni perché, un po’ la privacy, un po’ la modulistica da cambiare, un po’ il numero enorme di moduli che occorre far stampare, per provvedere a questa valanga di multe bisogna fare questa variante di spesa. Poi ha un bel da dire Galletti: “non è vero, era previsto”. Va bene, era previsto; fatto sta che siamo a una variazione di questa entità, cioè considerevole, 1 milione e 135.000 euro, perché, qui non c’è scritto ma c’era nella lettera di Lucci, i colleghi ricorderanno, si prevedono 400.000 verbali da notificare a casa.
Allora, primo, si diceva che Sirio e i vigili elettronici non servivano a nulla. Ci sono qui dei colleghi che hanno avuto impeti gladiatori nel giustificare il fatto che questi sistemi non avrebbero sanzionato molto efficacemente. Accipicchia, ne mettiamo solo un tipo ed arriviamo a una previsione di 400.000 verbali. Non solo, ma purtroppo non mi posso fermare qua nella considerazione; troppo comodo.
Signori, la verità è un'altra; è che stanno piovendo multe a grappolo perché l’informazione è stata scarsa. E chi nella strada lavora, per esempio Cose.Puri, SACA, COTABO, CAT, io ne incontro molti, si lamenta. E’ stato anche fatto un articolo recentemente in un organo di informazione di queste cooperative e di queste imprese, il quale faceva segnalare che, dopo che per anni si è fatto credere, non mettendo Sirio in funzione, che non c’era alcun controllo, oggi siamo al delirio che vede persone essergli recapitati a casa grappoli di multe per decine e decine di milioni; e non si tratta di teppisti del sabato sera ma di operatori.
Allora, benissimo, l’ignoranza della legge non è una scusante, è vero; la Corte dei Conti impedirebbe forse qualunque abbuono, è vero anche questo. Ma, signori della Giunta, avete fatto un danno enorme. Prima nessun controllo, poi un controllo a scapocchia, fatto senza nessuna concertazione e informazione con la società bolognese. Questo è il risultato di una cattivissima politica. Ed oggi si vuol proseguire prevedendo questa espansione allegra dei verbali e delle multe; nonché questi acquisti.
Chiedo tra l’altro di sapere, se lo si sa qual è la ditta che verrà incaricata, per questi 2 miliardi e 300 milioni circa, mi farebbe piacere saperlo; ma se lo sappiamo. Se non lo sappiamo è lo stesso, si vedrà al momento delle gare. Ma in ogni caso, visto che c’è un prezzo, forse si prevede già un po’ di conoscere qualche interlocutore. Ma, a parte questo, colleghi, resta il punto: questa variazione di bilancio è una delle tante dimostrazioni del caos della politica del traffico oggi a Bologna. Un vero e proprio caos. Fino al 2002 avrei detto che era un caos solo basato sulla assenza di regole; oggi dico che è un caos basato sulla assenza di regole, su regole fatte rispettare senza informazione, senza programmazione, nella confusione più assoluta, nell’accatastamento dei mezzi, sia umani che elettronici, di controllo. Questo è il punto.
Spero che altri colleghi vogliano riflettere, della maggioranza, perché, insomma, noi voteremo contro ma con questa variazione di bilancio, su questo tredicesimo punto, come dire, affrontiamo un tassello di una questione che è molto sentita dalla popolazione. Colgo l’occasione, ci metto un minuto, intervengo su un argomento laterale ma che ha sempre qualcosa a che vedere con quanto stiamo qui discutendo, su questo punto. E cioè, devo dire, aveva citato il caso anche il consigliere Mazzanti di Alleanza Nazionale, mi sembra lo scorso Consiglio o due Consigli fa, con un’ottica molto diversa dalla mia ma pure questa è la dimostrazione di quanto il problema sia sentito. E cioè la questione degli orari notturni. Se negli orari notturni occorre ugualmente rispettare con le medesime condizioni le normative, è questione da discutere seriamente, colleghi, seriamente.
Io dico subito: non lo so. Però mi piacerebbe discuterne con esperti, con i mobility manager dei principali Enti pubblici, per vedere qual è la cosa migliore. Anche cosa si fa nelle altre città. Io non sono in grado di dire qual è la risposta. Dico solo che è molto sentito dai cittadini questo problema. Allora, oltre che comprare moduli per tre miliardi, per mandare le multe a casa, magari prendere una qualche decisione sarebbe utile. Inoltre, altra questione è questa; sono andati in funzione, al di là delle leggende metropolitane, pare che ce ne siano quattro o cinque, gli autovelox, anche in sede urbana.
Allora, faccio presente che io sono molto lieto di questo fatto, perché la battaglia contro la morte per incidente stradale deve essere una nostra priorità; io dico dopo la guerra c’è quello, perché il numero di ragazzi morti, oltre che di anziani, di persone qualsiasi, è elevatissimo. Però, colleghi, parliamoci chiaro, non è la stessa cosa un limite di velocità prima e dopo l’autovelox. Se prima dell’autovelox era 50 chilometri all’ora in un tratto, e nessuno lo faceva mai rispettare, per esempio un tassista o un autonoleggiatore poteva lavorare. Ma se adesso si viene a fare rispettare esattamente, come è giusto, come finalmente si deve fare, anche per iniziativa della Polizia della strada, esattamente i limiti, che però il Comune deve determinare, ci sono larghi tratti dei nostri percorsi urbani dove i limiti di velocità andrebbero probabilmente rivisti; perché altrimenti nessuno lavora più.
Allora credo che anche questo sia un tema molto importante; perché adesso siamo quasi al blocco. Cioè siamo ad operatori che vivono nel terrore e vanno a velocità di crociera, diremmo con altri mezzi di trasporto, anche meno. Come si fa? Sarebbe ora di prendere di petto questa questione, rimodulare non sulla base del lassismo e della strizzatina d’occhio, ma sulla base della costruzione di limiti seri, che abbiano una validità e una effettività per essere rispettati; e poi certamente l’attivazione, a partire da Sirio, o a finire a Sirio, non mi interessa, di tutti gli strumenti di regolazione degli accessi, dei varchi e delle velocità. Questo farebbe ridurre le multe, contemporaneamente farebbe stare più sicuri nelle nostre strade.