sabato 5 febbraio 2011

“Lui”, sul biglietto.

L'autobus a Bologna e altrove adesso costa di più.
Il Comune ha i fondi tagliati da Tremonti, così in Bus si dovrà andare con il borsellino più aperto.
Una moneta non basta, ora ce ne vogliono due.
E' giusto,”diciamo”. Ma, se i biglietti valgono, a peso, come il platino, è necessario diventino anche più belli. Colorati, ad esempio.
Basta con quel biancastro, quel grigiastro. Due terzi del "ticket" possono rimanere come adesso.
Ma sul terzo rimanente, pari all'aumento, stampiamo una bella foto, una "quattro colori" vivace, spensierata.
Una immagine di "Lui", come vergine sulla conchiglia, attorniato da "nipotine" coperte solo dalle lunghe trecce.
Facevano così anche gli Estensi, alla palazzina Schifanoia, e non si vergognavano
di farsi dipingere e ammirare.
Lui lo vorremmo apprezzare tutti i giorni, all'andata e al ritorno, noi pendolari. Almeno ci ricorderemmo dove vanno a finire i soldi.
Una bella soddisfazione.

"Il contrario"
rubrica di Davide Ferrari
L'Unità Emilia-Romagna
5 Febbraio 2011