mercoledì 2 novembre 2011

Tempo di giovani. Quali?

“Tu c’eri, alla Leopolda?” E’ domanda frequente. Se la risposta , come nel mio caso è “No”, molti si stupiscono, si allontanano impercettibilmente. Il loro linguaggio non verbale, i fremiti del corpo, sembrano dirci:”Non c’eri? Ma allora non sei nessuno. Cosa speri ancora dalla vita?”
Hano ragione, la Convenzione di Matteo Renzi andava frequentata, agita-come oggi si usa dire. Tante novità, una freschezza da brivido, come quando di Luglio si apre il frigorifero. Mi ha colpito una frase di Andrea Baricco. Rispondendo ad una domanda-gioco più o meno cosi: “Cosa faresti se tu fossi Presidente del Consiglio?”, il noto scrittore ha argomentato:”Avevo trent’anni venti anni fa. Adesso il mio tempo è finito”.
Eppure il coetaneo Baricco è molto giovanile. A differenza di me, non ha la pancia e pare vivere ancora senza il terrore di dover ricorrere al riportino. C’è qualcosa di profondo dietro questo esplodere dell’amore per la giovinezza, in Italia. Ci sono le vergogne, non solo i lifting, di una classe dirigente che non ha la fiducia dei cittadini. Ancora: chi di noi non ha un figlio che ci renda partecipi della triste avventura di vivere in un’economia fatta di molta disoccupazione e di altrettanta occupazione precaria e a reddito bassissimo?
Non mi pare però che, attorno al tavolo di cucina, in famiglia, diano la colpa ai genitori, o peggio ai nonni, quegl’empi percettori di pensione che un vasto arco politico indica a responsabili del nostro dissesto.
Si vorrebbe un lavoro, non essere carne da cannone in una guerra fra le generazioni. Si citano le primavere arabe. “Le hanno fatte i giovani”, ci si ricorda. E chi doveva farle? Difficile vedere prese di “Palazzi d’Inverno” di eserciti di nonne con badanti. Difficile vedere al posto dei sampietrini e delle molotov, le demtiere trasformate in nacchere contundenti. Ma perchè si è tornati a fare delle rivoluzioni? Non pare che fossero rivolte contro i vecchi ma contro la dittatura e la miseria.
Mentre a Destra Berlusconi annuncia che le profezie Maya in suo possesso garantiscono che batterà allegramente il secolo, a Snistra si cerca il giovane più giovane. Solo un giovanissimo, senza arterio ed alito pesante, con una bocca senza rughe potrà dire tutto. Proprio tutto tranne che questo mondo inceppato non ci piace, che ne vogliamo uno più giusto, non un’altro uguale, nuovo.

Mala Lingua
Rubrica di Davide Ferrari
"Sardegna quotidiano"