AZZARDATE ANALISI ELETTORALI NOTTURNE, MIE Avremo modo di ragionare meglio di fronte a dati più certi, tuttavia quello che via via sembra prendere forma non smentisce le prime risultanze maggiori. Mi sta molto a cuore valorizzare il risultato del PD in Italia ma dobbiamo essere consapevoli del contesto, come è stato detto. Si vuole ribadire la "tenuta" della cosiddetta maggioranza Ursula ma non possiamo nasconderci che al suo interno la sinistra democratica e riformatrice non è riuscita a imporre una propria visione nè sui conflitti drammaticamente aperti nè sul versante sociale e oggi sconta un arretramento molto significativo. I partiti socialisti e democratici dovranno sostenere ora una maggioranza che sembra obbligata ed ancora più inevitabilmente condizionata dai risultati del voto orientato a destra. Ma il vero dato è la profonda crisi di Francia e Germania, la guida della Ue. Macron e Sholz crollano e con loro crolla tutta la difficile architettura di un occidentalismo europeista e democratico. Da considerare anche, come esempio, il dato davvero pessimo dei verdi tedeschi che sono stati in qualche modo l'avanguardia di questa visione. Se si pensa che in queste condizioni L'Europa dovrà affrontare la guerra in corso e forse con un drammatico cambio nella presidenza americana c'è davvero da dare un giudizio tutt'altro che soddisfatto del voto. Non c'è ORA una alternativa alla linea della sinistra e del liberalismo europeo che esce sconfitta. Ma una strada deve essere trovata. In primo luogo cercando interlocutori mirati e non generici. interlocutori che nella "sinistra mediterranea" esistono, a cominciare dalla Spagna e dal Psoe che ha svolto recentemente una politica coraggiosa e più chiara. Il voto al PD è molto importante e positivo proprio perchè reclama iniziativa, internazionale, di pace, fuori dall'ibdeterminatezza che a lungo ci ha attanagliato. Pochi mesi fa nella tempesta di Bari il PD di Schlein veniva dato per travolto. La segretaria ha retto la barca, l'accordo sui capilista ha avuto una funzione rasserenante ma soprattutto gli elementi francamente di sinistra con cui il PD si è proposto hanno frenato il degrado e garantito una ripresa elettorale. Fuori di noi e vicino a noi Conte arretra, forse pensiamo sia una sconfitta meritata ma non è di per se affatto un bene, Santoro non riesce a entrare nel quadro politico, AVS invece raccoglie un voto soprattutto giovanile considerevole perchè appare oltre il PD ma al PD alleata contro la destra. Il centro esiste ancora elettoralmente ma, diviso per gravi errori, ambiguità verso il governo Meloni e personalismi, subisce una grave sconfitta, in qualche modo, nel piccolo, parallela a quella di Macron. Un centro diverso, moderato ma in linea con un programma di rinnovamento del paese è tutto da fare, da inventare. Costruire una coalizione è un compito ineludibile ma difficilissimo. Il PD deve riprenderlo con vedute larghe e generosità ma non con il solo politicismo. Non ci sono le condizioni per riproporre a breve alleanze organiche, bisogna agire su scopi e temi, anche dal basso, riprendendo la nostra idea dei comitati per l'alternativa e..... ecc ecc