Le sentenze su Bibbiano demoliscono le vergognose
accuse rivolte agli psichiatri, agli operatori, agli amministratori che si
prendono cura della vita in sicurezza e della cura di bambini che sono in
condizioni di esistenza di particolare difficoltà e pericolo. Ci fu invece, allora,
senza il minimo ritegno, un’ondata di speculatori politici, della destra, e del
grillismo prima maniera.
Il cartello di Giorgia (“Primi a venire – a Bibbiano- ultimi
ad andar via” rivendicava e prometteva) e la maglietta rossa dell’On.
Borgonzoni possono essere ricordati come
brand di chi si è buttato avanti in cerca di voti e di potere. Il conduttore
leghista ci mise del suo, mostrando da un palco una madre e un bambino estranei
alla vicenda. Un eroe, come sempre, di un malvagio pressappochismo. Certamente questa colossale smentita di una
delle maggiori campagne contro l’Emilia e il Pd deve essere rimarcata. Va chiesto conto
a lor signori. Ma non basta, il punto non è tutto qui.
Andiamo con la memoria a chi per le strade del borgo
emiliano chiese teste da infilzare sulle picche.
Si mosse con Meloni , Salvini e Di Maio un esercito di
oranti e maledicenti , urlanti accuse violente ma anche tronfi e soddisfatti.
Quelle manifestazioni assomigliavano all'assalto a
Capitol Hill dei seguaci di Trump con il famoso "Capo indiano".
Non si trattava di coincidenze casuali, di semplici
dress code, Dietro allo scandalismo usato come un grilletto c'era un poderoso
attacco ai servizi pubblici per l'infanzia, tutti-a ben vedere.
C’era una identità profonda di quella destra estrema
che oggi governa gran parte del nostro mondo. C’era l’idea che tutto ciò che va
oltre una famiglia, anche se inesistente o pericolosa, è diabolico e contro natura. Dietro
allo scandalismo usato come un grilletto c'era un poderoso attacco ai servizi
pubblici per l'infanzia, tutti-a ben vedere. Ma i bambini abbandonati a
famiglie violente o perverse ( ne esistono !!) soffrono, talvolta fino alla
morte.
I teoremi di Bibbiano furono sostenuti anche da media
irresponsabili e da qualche settore delle forze dell’ordine con un eccessivo
affetto per il battezzo delle proprie “operazioni”, “angeli e demoni”. Le
reazioni furono poche, insufficienti. Proprio perché il privatismo e il primato
di una supposta naturalità erano e sono campane bronzee risuonanti, fanno “egemonia”.
Pochissimi intellettuali e pochissimi dirigenti
politici presero la parola contro quella grave "crociata".
A chi lo fece venne rivolta una accusa che non sembra
maligna ma lo è: "sei assertivo, troppo". “Tutto sembra confuso,
meglio non immischiarsi, lasciar fare ai giudici e casomai agli ordini professionali”.
Gli assertivi ingombrano, meglio non seguirli.
Ma la “storia” di Bibbiano, se certo esigeva prudenza nel dettaglio, non era
misteriosa, era leggibile, ad avere ancora un paio di occhiali. Vi dominavano un
privatismo selvaggio, unito al disprezzo di scienza ed esperienza. Ingredienti
tipici della destra di questo angolo vasto di secolo. Allora, mentre si
ributtano le accuse di ieri ai leader della nostra destra, non scordiamolo, la
vicenda fu più vasta e fa parte di una collana che nessuno ha ancora
interrotto. Prendere la parola, dunque, capire e reagire, è necessario, sempre.
In questi tempi è vitale.