lunedì 29 gennaio 2007

L’Italia che viviamo
di Davide Ferrari

Il congresso dei DS. La mia opinione

Com'è naturale, in molti, soprattutto iscritti ai DS ma anche qualche lettore di questa rubrica, mi chiedeno quale sia la proposta più convincente, per il Congresso dei Democratici di Sinistra, fra quelle presentate.
Non voglio sfuggire alla domanda.
Anche se devo innanzitutto dire che mi sento impegnato soprattutto nell’iniziativa che prende il nome di "Nell'Ulivo.Da Sinistra".
Non si tratta di una mozione.
Vogliamo fare sorgere una "Associazione nazionale della Sinistra per il Partito Democratico".
Non è quindi una aggregazione INTERNA ai DS.
Al contrario: l'obiettivo è quello di una Rete di iniziativa, composta da iscritti e non iscritti ai partiti, ed a tutti i partiti, dell'Ulivo.
Una associazione nazionale per l'Unità dell'Ulivo, per il Partito Democratico, che trova la sua specificità nella riaffermazione, attualizzati, dei valori della Sinistra: pace, internazionalismo, solidarietà e cambiamento sociale, sviluppo sostenibile, eguaglianza dei diritti e dei doveri.
E' una iniziativa particolare ed innovativa, dunque, che proprio per questo ha trovato, ad iniziare dai DS, molto interesse.
Ciò detto parteciperò, personalmente, al congresso e quindi sono andato formando una mia opinione.
Il punto centrale è l'affermazione, in questo quadro politico, dell'urgenza di portare avanti la ricomposizione dell'Ulivo in un unico soggetto politico.
Non condivido quindi i "noccioli" di proposte che richiedono o la negazione di questo obiettivo (Mozione Mussi-Salvi) o il suo approdo unicamente federativo, già sperimentato negativamente (Angius), o il suo rallentamento (Zani e Angius).
Apprezzo molto contributi di programma che le posizioni sopra indicate hanno richiamato, in particolare l'impegno per maggiori contenuti sociali (Mussi-Salvi), la laicità e il riferimento al socialismo europeo (Angius), l'avvertenza sulla necessità di allargare l'Ulivo (Zani).
Gli interventi del Segretario Fassino hanno però il pregio fondamentale di richiamare - unici - proprio il nocciolo del problema, il sostegno al governo ed all'Unione, la sua qualificazione riformatrice, l'urgenza di compiere la scelta unitaria nella quale ormai da anni e con forti ritardi e difficoltà i Ds sono impegnati.
La scelta che ritengo più opportuna è quindi quella di un voto e di un impegno sulla proposta del Segretario nazionale.
Questa scelta è un segno di RESPONSABILITA', non mi conduce ad arrendevolezza ma al contrario a dare un contributo ad una azione di rinnovamento.
Non saranno le posizioni burocratiche ad assicurare che si giunga al Partito Democratico. Servono nuovi impegni ed adesioni. Di questo Fassino pare fortemente convinto.
Non sarà una scelta facile o "comoda". Al contrario il congresso si annuncia difficile come tutta la fase politica.
Sono convinto che fare congressi tutti interni ai DS è già "perdere" il congresso.
Nel rispetto di chi mostra un dissenso di fondo bisogna impegnarsi per fare "congresso insieme" con tutti i cittadini dell'Ulivo, per far esprimere forze e persone nuove.
E’ questo il contenuto di una "LETTERA APERTA" delle associazioni del Tavolo dell’Ulivo di Bologna, presentata nei giorni scorsi ai partiti DS, Margherita e Repubblicani Europei, ed alla città.
La risposta dei Segretari dei partiti, De Maria, Monari, Ginocchietti è stata rapida e positiva.
Discutiamone con i cittadini, ora. Incontriamoci. Utilizziamo anche le lettere e-mail per un primo dibattito.
A prestissimo, ed in attesa di un riscontro da voi che leggete, un caro saluto.
davideferrari@yahoo.com
www.davideferrari.org

(da Free Press, La Tribuna)