lunedì 18 maggio 2009

Davide in Comune. Il Ministero e gli organici delle scuole.

“Comunicazione del Ministero alle scuole bolognesi circa gli organici del prossimo anno scolastico”.

INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA NEL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA

Consigliere FERRARI.

Gentile Presidente, cari colleghi, abbiamo ricevuto - credo molti di noi e voglio ringraziare chi si prende l’incarico, l’impegno di svolgere questa funzione anche informativa - una serie di lettere che stanno giungendo in questi giorni all’autorità scolastica provinciale, regionale, in merito alla situazione davvero grave che gli istituti a Bologna come altrove, ma molto è penalizzata la nostra città, vivono dopo che è stata resa noto – peraltro con ritardo - il quadro dell’organico di diritto per il prossimo anno scolastico. Purtroppo molti di noi, chi ha seguito le vicende della scuola anche sono in questi mesi lo sa, possiamo ricordare con amarezza i tanti interventi, tanti, tanti interventi che ironizzavano sul catastrofismo del movimento dei genitori, per esempio, che si affannavano a dire che le cose importanti erano il grembiule o le matite, quando invece siamo di fronte – già lo eravamo dalla finanziaria Tremonti - alla più gigantesca operazione di taglio degli organici del principale servizio sociale ed educativo del nostro Paese. Oggi abbiamo, dopo la beffa della richiesta di scegliere pur sapendo che i numeri per concedere le classi di tempo pieno non ci sarebbero mai stati, non solo tempo pieno non concesso in almeno dieci istituti della nostra città ma abbiamo ancora di più, abbiamo il tempo normale che non si riesce a svolgere senza rastrellare docenze specifiche o compresenze in modo da cercare di salvare il salvabile. La mia solidarietà va agli insegnanti che si impegneranno, va ai direttori didattici, ai dirigenti scolastici ma certo la sfida è grossa, se ne sono accorti gli amministratori dei nostri Comuni che hanno un calendario fitto d’iniziative per la loro vertenza a scuola, forse ancora però il mondo politico e istituzionale non ha fatto sentire in maniera pervasiva la sua voce. Anche in questa campagna elettorale vedo troppe assenze soprattutto dalla parte con cui io mi confronto, non con la mia parte certamente, bisogna però tutti fare di più. Quando io vedo colleghi, permetterà il Consigliere Carella che ho di fronte, cito lui, così attenti e giustamente attenti - l’abbiamo sentito anche negli interventi di poco fa - a ogni piega della condizione di sicurezza e di vita urbana anche qualora riguardasse piccoli gruppi cittadini, ed è bene esserlo, sappiate che come queste lettere dimostrano ci sono interi comitati di genitori, interi collegi dei docenti che hanno messo nero su bianco l’impossibilità a svolgere in condizioni normali la vita scolastica. Se si rappresenta una comunità, al dì là della parte politica, bisogna interessarsene, bisogna far sentire una voce, bisogna accompagnare a Roma e davanti alle sedi proposte le delegazioni che in questi mesi abbiamo visto tante volte così numerose e che ancora si produrranno nel prossimo futuro. Bisogna esserci a prescindere, ognuno con la sua identità, dall’appartenenza politica perché la scuola è troppo seria per affrontarne i problemi o non affrontarne a seconda della convenienza. Grazie signor Presidente.