sabato 23 gennaio 2010

Mussolini nell'esame di maturità.

Mussolini nella maturità. La nostra opposizione


La citazione di Mussolini, così come è avvenuta, in un tema d'esame di maturità è un fatto gravissimo. Il contesto ambiguo e confuso nel quale è sta inserita non può far velo. Siamo ad un'ulteriore tappa della banalizzazione del fascismo e di una inaccettabile subalternità al revisionismo storico. Mussolini: il dittatore, il guerrafondaio, il razzista, il colonialista, il responsabile della ritirata di Russia e della guerra civile. Quale di questi deve essere considerato un interlocutore delle riflessioni dei giovani di oggi? La citazione di Mussolini in un tema di maturità avviene dopo ripetute incursioni mediatiche tutte rivolte a normalizzare la figura del dittatore, dopo i noti richiami di Berlusconi e numerosi altri tentativi di riabilitazione portati avanti da più parti ma con particolare insistenza dalla Destra che oggi è al potere in Italia. Si vuole accreditare l'idea che, se non positiva, quella lunga pagina nera della storia italiana, può essere comunque considerata "ufficialmente" grigia, segnata da un uomo con luci e ombre, che ha lasciato anche degli insegnamenti che vanno presentati ai giovani. Bisogna rilevare come questa operazione di normalizzazione di Mussolini viene fatta proponendo un estratto del suo discorso alla Camera con il quale rivendicava la responsabilità politica e morale dell'omicidio Matteotti senza nemmeno segnalare ai maturandi come, in quel momento storico, ciò abbia costituito l'affermazione definitiva della dittatura e la rivendicazione dell'assassinio di una delle personalità democratiche più brillanti e coraggiose. Non si tratta quindi di una volontà di far conoscere la storia, ma al contrario, anche nelle specifiche modalità scelte, di occultarla, di decontestualizzarla, di rendere anonimi e uguali tutti i suoi passaggi. Deve ora esserci una risposta. E' necessario prendere l'iniziativa, suscitare una riflessione.Ed è auspicabile che tale risposta possa segnare l'avvio della ripresa di una vera conoscenza del fascismo, dei suoi caratteri e delle sue rovinose conseguenze. La Repubblica democratica è nata da questa opposizione e l'affermazione di valori del tutto contrari al fascismo ne costituisce la pietra angolare, il fondamento, il punto di riferimento e di legittimità essenziale.
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