martedì 2 marzo 2010

Quei fans del’incolpevole Commissaria.

Segnali di fumo
Di Davide Ferrari

Navigando navigando, nei meandri di Facebook, ho incontrato la pagina dei fans della Commissaria del Comune di Bologna, Dott.sa Anna Maria Cancellieri. Proprio così. In pochi giorni un funzionario dello Stato si è ritrovata una tale fama da avere più di seicentocinquanta tifosi online. Saranno contenti quei politici di centro-destra e quei giornali che ci hanno descritto l’incolpevole Cancellieri come un incrocio delle virtù direttive di Napoleone e dell’ amabilità di Lady Diana. Però, nuova sorpresa, l'esercito dei 600 non sembra composto, almeno per gran parte, da coloro che allo sciagurato gesto del Governo di tenere commissariata Bologna per più di un anno, hanno gioito inneggiando all'arrivo di un "Podestà". Macché! Tra i fans ci sono anche femministe di lungo corso, militanti di vecchie feste dell’ Unità, e soprattutto attivisti di quell’ ondata anti-casta che non accenna a placarsi.
Vi ho trovato anche una mia amica, anni addietro collaboratrice di Casadeipensieri.
Le ho chiesto il perché di quello che, ai miei occhi di impenitente democratico, appare uno scandalo. Le ho fatto rilevare, con una certa baldanza, come sia improprio essere sostenitori di chi ha assunto un ruolo tecnico, che, per sua natura, non può fare altro che garantire una corretta amministrazione quotidiana fino al giorno del voto. Ho fatto notare come il fatto stesso di sostenere una figura di questo tipo attribuisca a chi non è stato eletto dai cittadini poteri e caratteristiche che non ha.
Disarmante la risposta. “Ho fatto otto concorsi, i politici prendono i posti senza concorso.” Che dire?
Non votare darà ai cittadini più garanzie di onestà? Taglierà le unghie alla partitocrazia accettare, come niente fosse, che, per ripicca di partiti contro altri partiti, Bologna non abbia un Sindaco per 16 mesi, o quel che sarà?
Ormai qualcuno considera il voto meno importante dello sfogo contro quel politico che magari è anche il capufficio, il condomino di cui si invidia il gettone di presenza racimolato in un consiglio di Quartiere. Tempi cupi. Servono sobrietà, credibilità e voce alta nel difendere le istituzioni,anche quelle opache che ci troviamo spesso di fronte, oppure i 600 diventeranno presto legioni. Sono sicuro che la Dott.sa Cancellieri, che non ha nessuna responsabilità di quanto sta avvenendo attorno al suo ruolo, sarebbe d’accordo con me.

"Il Bologna" Quotidiano Epolis, 2 Marzo 2010