sabato 26 giugno 2010

Dimenticare

Voglio dimenticare. Mondiali crudeli. Fuori, out. Adesso serve solo l'oblio. Vorrei trovarmi un'hobby (l'hokey su prato da tavolo? La pallavolo con le bocce?) e andare avanti. Forse con un nuovo look sarebbe più facile dimenticare Pepe e Iaquinta. Se mi vestissi alla moda Emo? Ho pensato, dopo la Slovacchia. Ma non ho abbastanza capelli per farmi il ciuffo liscio liscio sugli occhi e il naso.Potrei diventare un punk, mettendo tutti i radi rimasti al centro in una cresta. Ma Chiellini vale tanto?
Abbiamo dispensato gioie a chi non l'aveva mai avute. La Slovacchia! Ahi! Aveva ragione Francesco Giuseppe a volerla tenere dentro il suo Impero.Che li fanno a fare questi staterelli? Per eliminare noi? Un tempo era tutta scogli e alpi, remota perla adriatica, adesso ci gioca e ci vince. E la Nuova Zelanda? Fino a ieri solo pecore e Maori in canoa, oggi giocano meglio di Cannavaro e Camoranesi, i maledetti. E il Paraguay? Terra di "riduzioni" gesuitiche, di pianure infinite, di genti ignote. Fino a ieri cercavano di nascondersi nelle sue sconfinate oscurità i reduci nazisti, oggi i suoi Chicos ci fanno gol.
Ormai per vincere dovremmo incontrare l'Isola di Mann o le Tonga. Forse.
Dimenticare, dimenticare.Ma come si fa? Invidio i pakistani che non si sono accorti di nulla, sempre intenti a giocare a cricket. Solo per lavare i loro nivei vestiti all'Inglese passa una settimana e la Domenica appunto si gioca. Ecco fatto. Così Buffon non saprei più se è un grande portiere o un improperio di un veneto.

E senza il calcio mondiale di cosa parlare, dopo, con una donna sicuri che ci ascolti senza rispondere, senza contraddirci? Toccherà tormare al dialogo, ai regalucci, senza scuse, poveri noi.

E, senza le partitissime che giocheranno solo gli altri, chi staccherà la testa dal lavoro che non c'è e dalle cantilene di Bondi e dai monosillabi della Gelmini?

No non dimenticherò, è tutta colpa vostra, Gilardino e Gattuso, Marchetti e De Rossi. La prossima volta largo ai giovani e Lippi in tribuna, con la coppa del 2006 in braccio.


Segnali di fumo
rubrica di Davide Ferrari
Quotidiani Epolis