sabato 4 settembre 2010

Il carciofo ed i ricci

Poco sole questi pomeriggi, ma alla granita, alla Festa, non rinunciamo, io e l’Attilio. ”La gente viene, dicevano che era tutto un fuggi”ci dico. “Noi siamo simpatici-mi dice-non diamo fastidio a nessuno”. E’ vero, grandi litigi niente, al massimo il Guazzaloca che continua a chiedere un “governo dei migliori” senza curarsi del fatto che difficilmente potrebbe farne parte.”Ed oggi la CGIL parla di programmi, e che programmmi, dalla scienza ai servizi, dall’industria ai trasporti”. Sette punti precisi mirati, non tutto nuovo, ma tutto urgente e messo in fila.”Hai visto? Il Sindacato le dice tutte insieme”. E’ per non fare la politica del carciofo, che lo sfogliano pian piano e alla fine non resta niente.”Il candidato è proprio come il carciofo, se lo tieni troppo in mano diventa amaro”. “Sì ma riusciranno i candidati-che devono piacere un po’ a tutti- a parlare di cose così concrete?”. “Come no? Anselmi ha tanti occhiali che legge anche le cose scritte più in piccolo, nei programmi. Campagnoli è bello rotondo, che si vede che è un tipo a posto, ma gli occhi svelti, che capisce al volo”. “E Cevenini?” ”Quello lì, c’ha tanti ricci in testa che è come il velcro. Acchiappa le buone idee e non le fa più scappare”.

"Il contrario"
rubrica di Davide Ferrari
l'Unità Emilia-Romagna
4 Settembre 2010