11 marzo '77. In quei giorni non ho capito quasi nulla ma dopo pochi mesi sì, ho capito qualcosa che mi è rimasto dentro per sempre.
1) Il sangue di una vita uccisa è irreparabile e per questo la violenza è una menzogna anche se è di Stato.
2) Se non c'è dialogo e copertura politica, ma chiusura e scontro, da parte della sinistra "ufficiale", un movimento sbanda e si perde una occasione di enorme importanza. 3) Quando però lo sbandamento avviene non si deve tacere per opportunismo, nemmeno verso un movimento di massa, nemmeno verso la propria generazione, ma bisogna parlare, affermare , vincenti o perdenti, Sono convinzioni contraddittorie? Non lo credo affatto. A me sembrano anche oggi convinzioni giuste.